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Meitner, Lise.

Fisica svedese di origine austriaca. Consacrò la sua vita quasi interamente allo studio della radioattività. Proveniente da famiglia ebrea, conseguì il dottorato a Vienna e insegnò a Berlino dal 1926 al 1938, dapprima all'università, in qualità di assistente di Max Planck, con il quale eseguì studi sulla misurazione della lunghezza d'onda dei raggi gamma, e poi al Kaiser Wilhelm Institut für Chemie. Nel 1938, in seguito all'intensificarsi delle persecuzioni contro gli Ebrei da parte del Governo nazista, si rifugiò a Stoccolma, dove, in collaborazione con il nipote O.R. Frisch, effettuò importanti ricerche sul bombardamento di atomi di uranio con neutroni lenti, ricerche che dovevano condurre alla scoperta della fissione nucleare. La fissione dell'uranio fu scoperta nel 1938 da Hahn e da Strassmann, ma l'anno successivo la M. pubblicò un articolo nel quale fornì una completa e lucida interpretazione teorica del fenomeno, che ebbe una notevole rilevanza sugli sviluppi immediatamente successivi della fisica nucleare. In precedenza (1918) si era resa nota a Berlino per la scoperta del protoattinio, o elemento di numero atomico 91, compiuta in collaborazione con Otto Hahn. Dopo la seconda guerra mondiale si recò per breve tempo negli Stati Uniti, per poi tornare nuovamente a Stoccolma, dove si stabilì definitivamente e prese a insegnare al politecnico. Dopo la guerra la M. svolse ricerche sulla asimmetria della fissione dell'uranio, dando un contributo di enorme importanza per la conoscenza della fisica del nucleo atomico (Vienna 1878 - Cambridge 1968).